TUBERCOLOSI

La tubercolosi è una malattia infettiva, causata dal micobatterio della tubercolosi. La trasmissione della malattia che colpisce, nella maggior parte dei casi, i  polmoni (tubercolosi polmonare) con sintomi quali tosse, perlopiù secca, difficoltà respiratorie, emissione di sangue con l’espettorato, febbre, dolore toracico, aumento della sudorazione, inappetenza, perdita di peso, avviene attraverso l’emissione di piccole goccioline di saliva, tossendo, starnutendo, o semplicemente parlando.

Il micobatterio della tubercolosi, una volta entrato nell’organismo attraverso i polmoni :

  • Può essere completamente debellato dal sistema immunitario.
  • Può, sfruttando le cellule dell’ospite, all’interno delle vie respiratorie, formare delle cavità dove ristagna l’ossigeno necessario per la sua sopravvivenza e replicazione, dando origine all’infezione tubercolare o malattia tubercolare attiva
  • Può dare origine ad una tubercolosi latente o infezione tubercolare quando i bacilli, raggiunti gli alveoli polmonari, iniziano a moltiplicarsi nei macrofagi locali infettandoli.

Entro poche settimane il sistema immunitario riesce ad arginare l’infezione confinando i macrofagi infetti in una sorta di baluardo, costituito da un aggregato di cellule immunitarie. (leucociti, plasmacellule e macrofagi), detto granuloma.

I pazienti affetti da questa forma di tubercolosi latente o infezione tubercolare sono:

  • Positivi ai test cutanei (tine test alla tubercolina, Mantoux) oppure al test IGRA o quantiferon eseguito su prelievo di sangue.
  • Non presentano sintomi e non sono contagiosi.
  • Possono andare incontro  ad una forma tubercolare attiva o malattia tubercolare, quando le difese immunitarie abbassandosi, a causa di:
  • Terapie immunosoppressive (quali  cortisolo, metotrexate ecc)
  • Malattie quali: AIDS
  • Abuso di alcol, chemioterapie ecc ,  non  riescono più ad arginare l’infezione.

 In questo caso i bacilli cominciano a sfruttare le cellule dell’ospite formando all’interno delle vie respiratorie delle cavità dove ristagna l’ossigeno necessario per la loro sopravvivenza e la loro replicazione dando origine all’infezione tubercolare attiva o malattia tubercolare.

Essi inoltre, oltre a diffondere nell’ambiente in concomitanza di emissione di goccioline di saliva, si possono propagare attraverso il sangue e/o il sistema linfatico con successiva localizzazione in vari organi e tessuti generando quadri ,da un punto di vista sintomatologico,differenti in base agli organi e tessuti infettati.

Le sedi più frequentemente coinvolte sono Pleura, sistema linfatico, apparato genitourinario, colonna vertebrale, apparato digerente.

Più grave e rara è la tubercolosi miliare che interessa contemporaneamente tutto l’organismo.

Per la diagnosi di malattia tubercolare ,il laboratorio dispone di esami eseguiti su liquidi biologici dove è presente il bacillo tubercolare.

I liquidi biologici sono, perlopiù:

  • Espettorato(tubercolosi polmonare)
  • Urine (apparato urinario)
  • Sangue( quando il bacillo si propaga, attraverso il sangue,dal polmone ad altri organi e tessuti)

Gli esami sono:

  • Ricerca DNA  del micobatterio della tubercolosi .Il test è dotato di massima sensibilità e specificità ed i tempi di refertazione sono brevi(max 1 settimana).
  • Tecnica di colorazione di ZIEHL NEELSEN con sensibilità 60-65% senza possibilità di distinguere le varie specie di mico batteri.
  • ES colturale su terreni solidi o liquidi. Tempi di refertazione lunghi (circa 40 gg). Sensibilità fino al 95%, buona specificità.

I test cutanei alla tubercolosi ( test di Mantoux) e l’esame su sangue IGRA o Quantiferon sono test che indicano se il paziente è stato a contatto con il microbatterio della tubercolosi e non rappresentano un indice di malattia in atto.

TUBERCOLOSI (IRCCS Humanitas)

TUBERCOLOSI, come si trasmette

TUBERCOLOSI (My Personal Trainer)

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