SIDEREMIA

Descrizione Esame: SIDEREMIA


Vedi:


Campione : PRELIEVO DI SANGUE


Metodo: COLORIMETRICO


Consegna referto:  1gg


Sideremia è il termine con il quale viene indicata la quantità di ferro nel sangue.

PROVENIENZA DEL FERRO E ASSORBIMENTO INTESTINALE

Il ferro può essere:

=> di origine endogena: deriva dalla distruzione dei globuli rossi dopo il loro ciclo vitale (vita media di 120gg);

=> di origine esogena che a sua volta si distingue in:

  • Ferro eme  forma legata alle emoproteine muscolari (emoglobina e mioglobina), tipico degli alimenti, in particolare di quelli carnei (manzo, maiale, selvaggina, pesce, pollame). Nei latticini è assente.
    Il Ferro eme è facilmente assorbibile perchè, dopo il distacco dalla mioglobina ed emoglobina cui è legato, passa intatto dal lume alla cellula intestinale, senza subire trasformazioni e senza ostacolo da parte degli altri nutrienti.
  • Ferro non eme: il ferro non eme o inorganico può trovarsi sotto forma di sale in due diverse forme:
    – Fe+2 ferroso o ferro bivalente (solubile);
    – Fe+3 ferrico o ferro trivalente (non solubile).
    Il ferro non eme si trova principalmente negli alimenti vegetali ma anche in quelli carnei dove non tutto il ferro si trova nella forma eme.
    Il ferro non eme viene assorbito esclusivamente in forma bivalente.

I fattori che favoriscono l’assorbimento intestinale del ferro non eme sono:

  • l’acido ascorbico (kiwi, agrumi);
  • l’acido citrico (agrumi);
  • l’acidità gastrica.

I fattori che invece ostacolano l’assorbimento intestinale del ferro non eme, perchè ne impediscono la trasformazione in ferro bivalente, sono:

  • i fitati e le fibre (crusca, legumi, cereali integrali);
  • calcio, fosforo (latticini);
  • EDTA (additivo presente in alcuni alimenti);
  • acido tannico (thè , cioccolato);
  • polifenoli (thè, caffè ecc.);
  • ipocloridria, acloridria, uso di farmaci antiacidi.

TOSSICITA’ DEL FERRO

Il ferro svolge diverse funzioni: alcune più note (è elemento essenziale per la produzione dell’emoglobina) altre meno note (agisce come attivatore e/o cofattore di alcuni enzimi intra cellulari), ma quantità elevate dello stesso potrebbero risultare tossiche per l’organismo.
Pertanto il metallo, proveniente dall’alimentazione, eccedente il fabbisogno, viene eliminato con la desquamazione delle cellule intestinali prima che passi in circolo legato alla transferrina.

UTILIZZO DEL FERRO

Il ferro assorbito con la dieta o rilasciato in seguito alla distruzione dei globuli rossi, alla fine del loro ciclo vitale (circa 120gg), legato alla transferrina sua proteina di trasporto:

  • viene in parte trasportato al midollo osseo per la formazione dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi;
  • in parte viene depositato nel fegato essenzialmente sotto forma di ferritina, in minor quantità come emosiderina;
  • in parte si trova nella mioglobina (vedi scheda “”mioglobina“), che è presente nei muscoli dove ha la funzione di immagazzinare l’ossigeno proveniente dall’emoglobina e di trasferirlo agli enzimi respiratori della fibra muscolare.

Valori AUMENTATI di ferro si hanno:

-> nei casi di emocromatosi, sovraccarico di ferro per fattori ereditari (vedi articolo “”Emocromatosi“),

-> nei casi di anemie emolitiche, nelle quali si ha una distruzione dei globuli rossi con conseguente aumento del ferro in circolo,

-> nei casi di eccessivo introito di ferro per via esogena (trafusioni, farmaci, integratori e/o alimenti ricchi in ferro),

-> in corso di epatopatie acute e croniche, cirrosi epatica,

-> per etilismo cronico,

-> per mancato o scarso utilizzo di ferro come nell’anemia sideroblastica, nell’aplasia midollare.

Valori DIMINUITI di ferro si hanno:

-> per ridotto apporto con la dieta,

-> per aumentato fabbisogno (in gravidanza, durante l’allattamento, nell’infanzia),

-> per ridotto assorbimento intestinale (dovuto a resezione gastrica, acloridria, diarrea cronica, malattie intestinali che compromettano l’assorbimento del ferro, soprattutto la celiachia),

-> per aumentate perdite di sangue, dovute a mestruazioni, gastrite, tumori benigni e maligni intestinali, malattie emorragiche, emorragie digestive, ematuria (perdita di sangue con le urine).

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