Descrizione Esame: MUTAZIONE SUL GENE DEL FATTORE II – G 20210A
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Campione: PRELIEVO DI SANGUE
Metodo: TECNICA DI DIAGNOSTICA MOLECOLARE
Consegna referto: 6gg
La protrombina, o fattore II della coagulazione è una proteina che svolge un ruolo fondamentale nella cascata coagulativa in quanto la sua attivazione in trombina porta alla trasformazione del fibrinogeno in fibrina e, quindi, alla formazione del coagulo (vedi articolo “Coagulazione del sangue“). Tutte le proteine vengono prodotte a partire da geni, cioè segmenti di DNA che “codificano” (codificano=contengono le informazioni per la biosintesi delle proteine). Tale “mutazione” può essere: congenita, cioè ereditata da uno o da entrambi i genitori:
Compito del laboratorio è quello di verificare se esiste la “mutazione”, in oggetto, mediante l’esecuzione dello specifico esame. Diversi studi hanno evidenziato che i soggetti eterozigoti per la mutazione del fattore II della coagulazione hanno un rischio aumentato di 3-5 volte di sviluppare una trombosi venosa rispetto ai soggetti normali. La ricerca della Mutazione si può eseguire, oltre che su sangue e tampone buccale, anche su liquido amniotico e villi coriali (per diagnosi prenatale). Per maggiori dettagli sulle mutazioni dei fattori della coagulazione leggere Marcatori genetici di rischio cardiovascolare.
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