BNP / NT-proBNP

Descrizione Esame: NT-PRO BNP
Campione: prelievo di sangue  
Metodo: ELETTROIMMUNOCHEMILUMINESCENZA
Consegna referto:  2gg

Il peptide natriuretico di tipo B (BNP) e il frammento amminoterminale del pro peptide natriuretico di tipo B (NT-proBNP) sono piccole proteine normalmente prodotte nel cuore e rilasciate in caso di sollecitazioni cardiache.

Quando le fibre miocardiche sono sottoposte a stress, come nel caso di scompenso cardiaco, producono dei peptidi noti come Peptidi Natriuretici Cardiaci (PNC) dotati di una potente azione diuretica, natriuretica e vasodilatante. L’effetto finale della cascata molecolare, causata dall’entrata in circolo del PNC, è di tipo ipotensivo e antiproliferativo.

Essi infatti provocano:

  • vasodilatazione sul sistema cardiovascolare e inibiscono la proliferazione dei miociti vasali e l’ipertrofia delle cellule cardiache, ostacolando così il rimodellamento delle camere cardiache;
  • sul rene aumentano la diuresi e la natriuresi;
  • a livello surrenalico inibiscono la secrezione dell’aldosterone e controregolano il sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone.

Tra questi Peptidi, di particolare interesse è il BNP che viene rilasciato dai ventricoli sotto forma di proormone (pro-BNP) per essere poi scisso, proteoliticamente, nella forma attiva BNP ed in un frammento NT-Pro BNP biologicamente inattivo.

Poichè  il BNP è meno stabile rispetto al frammento NT-Pro BNP, viene eseguito il dosaggio di quest’ultimo, i cui valori conservano lo stesso significato clinico del BNP.

Il BNP e l’NT-proBNP possono essere usati, insieme ad altri biomarcatori cardiaci, per rilevare stress e danneggiamento cardiaco e/o, insieme ad altri esami per la valutazione di altre possibili cause di respiro affannoso. In associazione a questo test possono anche essere effettuate una radiografia toracica e un’ecocardiografia.

Lo scompenso cardiaco può essere associato o confuso con altre patologie. La misura del BNP e dell’NT-proBNP può essere pertanto un utile sostegno al clinico per la diagnosi differenziale tra lo scompenso cardiaco e altre condizioni patologiche, come una malattia polmonare. Una diagnosi accurata consente di cominciare prontamente la terapia mirata per ogni specifica condizione patologica.

COS’E’ LO SCOMPENSO CARDIACO

Lo scompenso cardiaco è una condizione in cui il cuore non è più in grado di pompare il sangue in maniera adeguata alle richieste dell’organismo.

Questa malattia rappresenta la tappa finale, comune a molte malattie, anche molto differenti tra loro dal punto di vista della causa e della manifestazione clinica.

Le più comuni sono:

  • l’aterosclerosi cardiaca che restringe le coronarie, riducendo il flusso ematico;
  • le cardiomiopatie: malattie primitive del muscolo cardiaco caratterizzate da eccessiva dilatazione del cuore (cardiomiopatia dilatativa) o da eccessivo ingrossamento del cuore (cardiomiopatia ipertrofica);
  • le malattie vascolari;
  • l’ipertensione arteriosa.

Altre condizioni possono interessare secondariamente il cuore e predisporre allo sviluppo dello scompenso, in particolare: il  diabete, l’insufficienza renale, l’abuso di alcool, malattie congenite cardiache, infezioni del cuore, aritmie, utilizzo di farmaci antineoplastici.

LE PRINCIPALI MANIFESTAZIONI DELLO SCOMPENSO CARDIACO:

  • dispnea (affanno o mancanza di respiro): può comparire dopo sforzi intensi o anche minimi;
  • affaticamento, stanchezza: che può essere presente anche a riposo o dopo minimi sforzi;
  • capogiri;
  • nicturia: necessità di urinare spesso nell’arco della notte;
  • edemi (gonfiore): che compaiono soprattutto ai piedi ed alle caviglie, ma possono estendersi anche alle gambe e all’addome, causando un eccessivo aumento di peso fino a 2-3 Kg in pochi giorni;
  • tosse, soprattutto in posizione sdraiata;
  • palpitazioni;
  • perdita dell’appetito.

E’ CONSIGLIABILE ESEGUIRE IL DOSAGGIO DEL BNP o NT pro – BNP:

  • In tutte quelle condizioni in cui la sintomatologia può far sorgere il sospetto di uno stato di  scompenso cardiaco;
  • Nei soggetti affetti da patologie predisponenti allo sviluppo dello scompenso cardiaco come il diabete, l’insufficienza renale, l’abuso di alcool, malattie congenite cardiache, infezioni del cuore, aritmie ecc.

Sia ai fini diagnostici che per seguire l’andamento della malattia.

In particolare:

=> Nei casi di DISPNEA ACUTA:  quando la clinica e la radiologia non permettono una diagnosi differenziale certa tra dispnea legata a problemi polmonari e dispnea legata a problemi cardiaci, valori normali di NT-pro-BNP consentono di escludere al 99% una diagnosi di scompenso cardiaco.

=> Nei casi di SCOMPENSO CARDIACO CRONICO: l’aumento di NT-pro-BNP può essere usato per predire la sopravvivenza.

=> Nei casi di INFARTO DL MIOCARDIO ACUTO: i livelli di NT-pro-BNP possono predire la comparsa di scompenso cardiaco e morte nei soggetti con infarto miocardico acuto.

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