Con l’Alex test estensione delle ricerche a 300 allergeni.
Le allergie sono state sempre fonte di studio e di attenzione, da un punto di vista diagnostico, come dimostrano i vari metodi di analisi messi a punto negli ultimi 50 anni.
I primi metodi, limitavano la ricerca a pochi allergeni, ci consentivano di diagnosticare l’allergia a pochi alimenti quali pesca, pera, mela ecc,pochi pollini (ulivo, graminacee) ad alcuni animali (gatto, cane).
Negli anni gli allergeni ricercati sono aumentati fino all’introduzione dell’ALEX test che ci consente la ricerca di 300 allergeni su un unico prelievo di sangue.
Inoltre l’Alex test, con l’introduzione degli allergeni ricombinanti, ci consente di capire a quale molecola , contenuta in un elemento, oggetto della ricerca (es. pesca) è allergico il paziente. La pesca contiene essenzialmente due molecole allergizzanti:
La prima PR-10, contenuta nella polpa, è termo e gastrolabile, pertanto gli alimenti che la contengono, se cotti o comunque sottoposti a processi di preparazione (normalmente succhi di frutta e marmellate), sono ben tollerati. Solitamente ,se assunti senza preventivo trattamento, danno la sindrome orale allergica (formicolio alla bocca e sulle labbra).
La seconda LTP, contenuta nella buccia della pesca, è termo e gastroresistente, pertanto gli alimenti che la contengono, anche se sottoposti a trattamenti termici, potrebbero, se assunti, provocare crisi anafilattica.
Quindi se un paziente è allergico alla molecola PR-10 può mangiare la pesca tal quale, al massimo potrà avere la sindrome orale allergica.
Il paziente allergico alla molecola LPT, potrebbe avere crisi anafilattica.