Cosa bisogna sapere per evitare le recidive
La cistite è un disturbo causato, per lo più, dalla presenza di batteri nella vescica (cistite batterica) e colpisce le donne, più degli uomini, nel rapporto di 10:1 per una loro maggiore predisposizione anatomica determinata dal fatto che:
- L’uretra nella donna è più corta ( 3-4 cm) rispetto a quella dell’uomo (14-16 cm)
- Inoltre la parte finale dell’uretra (meato uretrale) è molto prossima all’orifizio vaginale ed anale.
Questo consente ai batteri, presenti nelle feci, provenienti dall’orifizio anale ed ai batteri, presenti nella vagina, di risalire facilmente attraverso l’uretra, nella vescica.
La vagina è popolata da microrganismi buoni e patogeni, in equilibrio tra loro in una sorta di pax armata
I lattobacilli rappresentano i microrganismi che conferiscono equilibrio all’ecosistema vaginale mantenendo il PH intorno a 4,0-4,5 e producendo sostanze capaci di neutralizzare i microrganismi patogeni.
Il proliferare dei lattobacilli è sostenuto dagli estrogeni pertanto la carenza di quest’ormone, tipica delle donne in amenorrea o in menopausa, può provocare la diminuzione dei lattobacilli in vagina ed il conseguente instaurarsi di una infezione batterica,provocata anche da un aumento del ph vaginale (da acido, per presenza di lattobacilli ad alcalino per loro scarsa presenza o assenza).
La cistite batterica può anche essere causata dal passaggio dei germi patogeni ( in genere E. Coli) dall’intestino alla vescica.
Questo avviene quando la barriera intestinale, a causa dell’instaurarsi di processi infiammatori e disbiosi ( prevalente presenza di germi patogeni rispetto a quelli buoni), perde la capacità di opporsi, in modo corretto, al passaggio di sostanze nocive all’organismo, come tossine e batteri ( perlopiù E.Coli) che direttamente, o attraverso il circolo venoso e/o linfatico, si riversano nella vescica.
Tali batteri, se non debellati radicalmente da appropriata terapia antibiotica, tendono a rimanere all’interno delle cellule dell’urotelio vescicale, nascosti e protetti da un biofilm che li mimetizza rendendoli non identificabili ( urinocoltura negativa) e resistenti sia al contrattacco del sistema immunitario che all’azione degli antibiotici.
La loro presenza e la presenza di tossine provoca l’instaurarsi di una cistite infiammatoria ( cistite vescicale) causa di forti dolori che tende a recidivare se non opportunamente curata.
I rapporti sessuali che avvengono:
- Con alta frequenza ed intensità ( causa di cistite post coitale o da luna di miele)
- In presenza di basse temperature ( causa di cistiti a frigore)
- In presenza di scarsa lubrificazione della vagina, paura del dolore alla penetrazione, eccessiva contrazione del muscolo elevatore dell’ano che circonda la vagina, l’uretra, l’ano, possono causare traumi biomeccanici che:
- Irritano la vagina e generano infiammazione rendendo la zona vulnerabile all’attacco ed alla proliferazione di germi patogeni.
- Attivano i batteri presenti in vescica che, liberandosi del biofilm protettivo provocano infezione.
Altre cause di cistiti batteriche e non batteriche includono assunzioni di alcuni tipi di farmaci, chemioterapici, reazioni allergiche, presenza di corpi estranei (es., calcoli renali), prolasso o compressione della vescica .
Il ristagno dell’urina nella vescica, derivante da queste due situazioni, può essere causa del proliferare dei batteri patogeni nella vescica stessa.
I sintomi che accompagnano la presenza di cistite batterica e/o infiammatoria sono:
-Dolore durante la minzione
-Dolori vaginali tanto da rendere impossibili i rapporti sessuali.
-Urgenza ad urinare con scarsa produzione di urina.
Quando, soprattutto nelle donne, insorgono frequenti disturbi causati da cistite ( cistiti recidivanti) è opportuno che esse in prima istanza consultino il proprio medico curante che, in base al tipo di disturbo e quale ne siano state la causa a generarlo, possa opportunamente indirizzarle a specialisti ( ginecologo, urologo, gastroenterologo, endocrinologo) , in grado di formulare una corretta diagnosi per la terapia più appropriata.
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