TERAPIA CON ESTROGENI E RISCHIO TROMBOTICO

Nelle persone sane esiste, nel sangue, un equilibrio tra fattori che favoriscono la coagulazione (fattori pro coagulanti) e fattori che inibiscono la coagulazione (fattori anti coagulanti).

Qualora, per motivi diversi, dovessero prevalere i fattori pro coagulanti, si potrebbe assistere alla patologica formazioni di trombi (coaguli di sangue) ed all’instaurarsi di un fenomeno trombotico con conseguente ostruzione di vene(trombosi venosa profonda), arterie (trombosi arteriosa, infarto, ictus) o delle arterie polmonari (embolia polmonare).

È noto che le terapie, soprattutto a  base di estrogeni, utilizzate a scopo anticoncezionale  o sostitutive, in menopausa, potrebbero predisporre ad eventi trombotici.

Questo soprattutto quando gli estrogeni, somministrati per via sistemica (orale, iniettiva), a livello epatico potrebbero inibire l’azione dei fattori anticoagulanti ed accentuare l’azione dei fattori pro coagulanti.

Diverso è il discorso si gli estrogeni vengono somministrati per via topica (gel, pomate, cerotti) o locale (anello e candelette vaginali, ecc), perché, dopo essere stati assorbiti, passano direttamente in circolo, prontamente utilizzati a livello recettoriale e, la restante minima parte, eliminata attraverso il fegato.

In ogni caso, per evitare l’instaurarsi  di fenomeni trombotici in donne sottoposte, a vario titolo, a terapie a base di estrogeni è buona norma verificare, a priori, che esse non siano predisposte a tali fenomeni escludendo:

  • che abbiano avuto un precedente episodio di TEV (tromboembolismo venoso)
  • che abbiano una importante storia familiare di TEV senza una causa identificata o un difetto ereditario presente.
  • che siano predisposte a trombofilia severa;
  • La presenza della mutazione del Fattore V e Fattore II in omozigosi;
  • Un deficit  severo di Proteina C coagulativa proteina S, ATIII;
  • La presenza della sindrome da anticorpi antifosfolipidi;
  • Omocisteina e lipoproteina (a) alte;
  • La presenza di fattori individuali come obesità, pressione alta, sedentarietà.