HPV (Papilloma Virus Umano)

Cos’è?
Il Papilloma Virus umano (HPV) è un virus a DNA molto diffuso, di cui esistono oltre 120 tipi suddivisi in:

  • Genotipi a basso rischio oncogeno
  • Genotipi ad alto rischio oncogeno (ad esempio il 16 e il 18).

L’infezione da HPV è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa in entrambi i sessi, veicolata tramite microlesioni durante i rapporti sessuali.
Si stima che l’80% delle donne contragga uno o più tipi di HPV nella vita (primo picco di prevalenza in donne giovani fino ai 25 anni e secondo picco nelle donne tra 45 e 55 anni d’età).

COSA PROVOCA L’INFEZIONE DA HPV?
La maggior parte dei virus HPV causa infezioni transitorie, che tendono cioè a guarire spontaneamente entro 12 mesi. Se invece l’infezione persiste, possono insorgere lesioni a livello di cute o mucose differenti a seconda del tipo di HPV.
Verruche cutanee (a livello di mani, piedi o viso) e condilomi e papillomi (a livello delle mucose oro- genitali) sono tipici esempi di lesioni benigne HPV correlate.
La persistenza dell’infezione è indispensabile per l’eventuale progressione a neoplasie maligne ed è correlata al tipo di HPV: per esempio, i virus HPV16 e HPV18 (entrambi classificati come genotipi ad alto rischio) sono quelli ritrovati più di frequente nelle lesioni pretumorali e tumorali. Dal momento dell’infezione allo sviluppo del carcinoma invasivo possono passare anche 10-20 anni. Il carcinoma del collo dell’utero è il tumore HPV correlato più frequente, ma non l’unico: orofaringe, ano, vagina e vulva sono altre sedi di tumore possibili.
Il tumore della cervice uterina a livello mondiale è al quarto posto tra i più comuni nelle donne.
Vari studi dimostrano che la probabilità di nuova infezione da HPV si riduce con l’età, tuttavia con l’età si riduce anche il tasso di regressione e aumenta la probabilità di persistenza dell’HPV dopo l’infezione: anche nelle donne adulte permane quindi il rischio di progressione a carcinoma.
NB: L’HPV è causa necessaria ma non sufficiente di carcinoma cervicale.
Vi sono infatti diversi cofattori che possono incidere sull’infezione da HPV e la sua persistenza, quali lo stato immunitario della paziente ed eventuali infezioni sessualmente trasmesse: ad esempio l’infezione da Chlamidia trachomatis favorisce la progressione oncogena di lesioni precancerose HPV correlate.

QUALI TEST EFFETTUARE E QUANDO?
Il virus HPV non comporta viremia, ma resta localizzato a livello epiteliale e mucosale: ecco perché i test di laboratorio prevedono un prelievo cervico-vaginale.
Le raccomandazioni GISCI (Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma) prevedono:
1) PAP TEST per le donne nella fascia di età fra 25 e 29/34 anni ogni 3 anni;
2) HPV DNA TEST per le donne nella fascia di età fra 30/35 e 64 anni ogni 5 anni
Il PAP TEST è un esame citologico basato sull’osservazione al microscopio di un campione di cellule prelevate a livello del collo dell’utero, che consente di rilevare eventuali alterazioni morfologiche e/o lesioni pretumorali.
L’HPV DNA TEST è un test molecolare basato sulla metodica real time pcr, che consente di individuare il DNA virale su un tampone cervicale. Vista la sensibilità e specificità che lo contraddistingue, questo esame identifica con molto anticipo il rischio di lesioni pretumorali della paziente.

Presso il Centro Biomedico Papagni è possibile effettuare l’HPV DNA TEST. Partendo da un tampone cervicale, l’esame non solo rileva la presenza del virus, ma è anche in grado di distinguere tra genotipi a basso e ad alto rischio.

Link: Patologie HPV

Link: Esami Papilloma Virus DNA