COMPLEMENTO C-3 , C-4

Descrizione Esame: COMPLEMENTO C-3 , C-4


Campione:PRELIEVO DI SANGUE


Metodo: IMMUNONEFELOMETRICO


Consegna referto: 1 gg


Il sistema del complemento fa parte del sistema immunitario innato ed è costituito da un insieme di proteine.

Le nove principali proteine del complemento sono contraddistinte dalla lettera C e dai numeri che vanno da 1 a 9 (C1, C2 ….. C9). Esse sono affiancate e regolate da numerose sottocomponenti (es. C3a, C3b, C4a, C4b ecc.) e inibitori (es. C1 inibitore ecc.).

Il sistema del complemento oltre a riconoscere sostanze estranee all’organismo quali virus e batteri, si è evoluto per riconoscere i complessi antigene-anticorpi (immunocomplessi), così come talune strutture e polisaccaridi (carboidrati complessi) che si trovano nella membrana esterna di microorganismi e cellule estranee.

Esistono tre vie di attivazione del complemento di cui le principali sono: la via classica e la via alternativa.

La VIA CLASSICA: viene attivata dalla interazione della proteina C1 del complemento con gli immunocomplessi formati dalla reazione tra gli antigeni di varia natura (virale, batterica, tumorale ecc.) con anticorpi di classe IgG o IgM.

La VIA ALTERNATIVA: viene attivata dalla interazione della proteina C3 del complemento direttamente con antigeni di varia natura (virale, batterica, tumorale ecc.).

L’attivazione del complemento, che avviene con un meccanismo a cascata, simile al meccanismo con il quale è regolato il processo di coagulazione del sangue, causa diversi eventi:

  • la formazione del complesso di attacco alla membrana (MAC), che si lega alla superficie di tutti i microorganismi o cellule anomale che sono state avviate alla distruzione. Così facendo esso provoca una lesione (foro) nella parete della membrana, causandone la lisi, cioè la distruzione della cellula per fuoriuscita del suo contenuto, analogamente a quanto succede bucando un palloncino pieno d’acqua.
  • Aumenta la permeabilità dei vasi sanguigni, permettendo ai globuli bianchi di fuoriuscire dal torrente circolatorio, raggiungendo i tessuti danneggiati, sede di infezione.
  • Stimola la fagocitosi, un processo attraverso il quale i microorganismi, “inghiottiti” dai macrofagi e neutrofili, vengono uccisi.
  • Aumenta la solubilità degli immunocomplessi, favorendone così l’eliminazione dal sangue.

I livelli del complemento possono risultare DIMINUITI a causa:

– di un aumentato consumo provocato da condizioni morbose acute o croniche sottostanti (infezioni ricorrenti per lo più batteriche; malattie autoimmuni quali Lupus eritematoso sistemico, Vasculiti, Glomerulonefriti, Angioedema ereditario o acquisito ecc.).

(In questo caso i livelli del complemento, abitualmente, ritornano alla normalità se la condizione stessa viene risolta).
– di un deficit ereditario (il deficit di una o più componenti del complemento, soprattutto se ereditario, di norma, può provocare, con maggiore frequenza, infezioni microbiche),

– di ridotta produzione (insufficienza epatica);

– di eccessiva eliminazione (nefropatie – enteropatia proteino disperdente – ustioni);

 – dell’ assunzione di alcuni farmaci quali pennicillina, cefalosporina, chinina, chinidina, acido paraminosalicilico, sulfonamidi ecc.

I valori del complemento possono risultare AUMENTATI:

in presenza di infiammazione ed il loro aumento precede di solito quello di altri marcatori come, ad es. la VES e la Proteina C Reattiva.

Le frazioni del complemento più frequentemente dosate sono il C3 ed il C4.

C’e la possibilità di valutare il sistema del complemento misurando anche le sue componenti singolarmente o nel loro insieme, mediante la misurazione dell’attività totale CH-50.


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