Descrizione Esame: ANTICORPI ANTI ECHINOCOCCO
Campione: Prelievo di sangue
Metodo: AGGLUTINAZIONE
Consegna referto: 3gg
L’echinococcosi è una malattia che viene trasmessa all’uomo dagli animali, attraverso l’ingestione di cibi (molto spesso verdure poco pulite) contaminate dalle uova di echinococco contenute nelle feci di animali infetti.
Esistono diverse specie di echinococco (granuloso, multiloculare, vogeli). Essi sono cestodi ossia piccole tenie di lunghezza variabile, costituite dallo scolice, dal collo, e da proglottidi; dalle proglottidi gravide si liberano le uova che vengono eliminate con le feci dell’animale infetto (cane, capre, cavalli, pecore, bovini ecc.).
Le uova ingerite dall’uomo penetrano attraverso la parete dell’intestino e giungono in circolo attraverso i vasi linfatici o il sangue venoso e si localizzano preferibilmente nel fegato sotto forma di cisti (cisti da echinococco)(visibili già dopo tre settimane dal loro insediamento).
Le uova di Echinococco potrebbero localizzarsi anche nel polmone, nella milza, nel peritoneo ed in altre parti del corpo.
Dopo aver evidenziato la presenza di cisti, mediante tecniche per immagini (ecografia, radiografia, TAC, risonanza), o dopo che gli accertamenti clinici inducono a sospettare che si sia in presenza di idatidosi (cisti da echinococco), la conferma sierologica è sempre indispensabile per una diagnosi definitiva.
Titoli di ANTICORPI ANTI ECHINOCOCCO superiori a 1:64 – 1:128 sono indicativi per una diagnosi di idatidosi, soprattutto se, ripetendo l’esame, i titoli tendono ad aumentare.
Dopo trattamento farmacologico e/o chirurgico, il paziente viene sempre monitorato ecograficamente e sierologicamente.
Titoli anticorpali in diminuzione, o assenti, potrebbero essere predittivi di guarigione.